Terenzio Pedini sceglie, come gli è connaturato, un linguaggio figurativo per raccontare e ricordare Pasqualon (Odoardo Giansanti), noto poeta dialettale pesarese. 

 Lo ha rappresentato attraverso i suoi elementi caratteristici – la tuba, la fisarmonica, che si possono ammirare all’interno del teatro sperimentale come cimeli di una storia ricca di tanti particolari. Verrebbe naturale non citarla tra le sculture urbane, per l’assenza di una serie di caratteristiche formali che invece connotano quelle: perché questa è una statua , cioè rappresenta qualcuno, perché non utilizza i materiali in senso espressivo ed altri ancora. 

Ma anche la sua scultura ha cambiato la lettura dello spazio urbano dove è stata di recente spostata. E’ un cambiamento più sentimentale che visivo. Infatti Piazzale Matteotti è un luogo di grande transito e la figura amichevole, tenera, disarmata del poeta finisce per diventare disarmante per tutti coloro che vi passano vicino e che sono  rigidamente concentrati nei pensieri degli affanni quotidiani,  strappando un sorriso, un pensiero tenero, addirittura un gesto di più o meno convinta scaramanzia. Si dice infatti che il cagnolino Bobi, il compagno randagio di Pasqualon, sia diventato un portafortuna, a cui gli studenti di passaggio verso la scuola al mattino si rivolgono per ricevere aiuto, toccandogli la testa; e non solo loro.

La coralità popolare di cui è sempre stata circondata la figura di Pasqualon a Pesaro si legge anche   nell’annuncio della collocazione della statua nello spazio attuale: “ Per volontà sovrana del popolo pesarese, che più volte ha vociferato scontento per la ramingalocazione della statua del sommo cantastorie concittadino Pasqualon, nell'inviso giardino di San Giovanni, leautorità procurano più degna dimora al succitato monumento. Ovverosia la lucente effigie del GiansantiOdoardo opera del Pedini Terenzio viene ad oggi traslocata nel piazzale Matteotti, nell'ameno slargo inprossimità del viale Gramsci, a un tiro di schioppo della di lui abitazione quand'era in vita. 

Tutti coloro che vorranno assistere al fausto evento - che siano femmine, maschi e d'ogni genere - sono invitati senza nulladovere, ma soltanto recandosi, decorosamente abbigliati, nei luoghi delle pubbliche manifestazioni. Anche seil tempo sarà inclemente di acqua piovana.

Di Pasqualon si parla nel walkscape A pesaro c’è musica e musica.